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“Sono chi ho scelto di essere” di Argentina Carrino
Dopo aver letto il libro di Argentina Carrino per poi parlarne, ci piace riportare in apertura le sue parole nel virgolettato, che segue, perché niente di più che le sue parole possono condensare il contenuto del suo libro, meglio di qualsiasi recensione.
“Quando penso a me, mi rendo conto che io non sono ciò che mi è successo, ma chi ho deciso di essere con quello che mi è successo. Io ho scelto di essere un esempio positivo per chi mi circonda e per chi incrocerà il mio cammino e tutto questo l’ho capito durante l’adolescenza perché mi sono lasciata ispirare da persone di successo e, attraverso il loro esempio positivo, ho cercato di migliorare giorno per giorno la mia vita.”
Argentina ci parla della sua vita, che sin dalla nascita è stata condizionata da una disabilità e che, anche se l’ha fatta soffrire, non ha creato in lei la condizione di vittima, tutt’altro, invece ha stimolato in lei delle reazioni che hanno contribuito a superare gli ostacoli, che sono stati tanti nella vita relazionale e nelle attività quotidiane.
L’ottimismo traspare da ogni pagina del libro, sembra che l’autrice abbia vissuto le sue limitazioni, sin dalla più tenera età non come un fatto negativo, ma addirittura come dice lei come “una opportunità” che le è stata data da Gesù per vivere la sua vita in maniera tale da entrare in un rapporto più profondo con l’esistenza.
Per illustrare meglio quanto detto prima ricordiamo il fatto che Argentina ci racconta di quando la mamma si allontanò da lei per andare sul terrazzo a stendere la biancheria, lei sebbene fosse molto piccola rimase sola ed ebbe l’iniziativa reggendosi ai manubri della carrozzella di muoversi e così facendo sbrigò alcune faccende domestiche, la sua mamma al ritorno restò stupita e si commosse.
L’ambito sociale nel quale è vissuta Argentina non sempre è stato vicino alle sue esigenze, ma lei in tutti i modi è riuscita ad accattivarsi le simpatie di tutti, nella scuola e con gli amici e gli incontri che sono stati molteplici nella sua vita.
Il percorso scolastico ha avuto le sue difficoltà, ma Argentina è stata in grado di superare gli ostacoli con una tenacia ammirevole, con l’aiuto della sua terapista, ma diciamolo anche con una fede incrollabile. Ha compiuto brillantemente tutti i suoi studi e ha conseguito la Maturità all’Istituto Alberghiero.
È bellissimo il suo desiderio di aiutare gli altri, in questo va oltre la sua sofferenza, la supera e vuole che la sua esperienza sia di giovamento a persone che al contrario di lei non hanno saputo reagire a ciò di negativo che la vita ha dato l’oro.
Bella la cornice degli affetti familiari che la circonda, il papà, la mamma, il fratello Nunzio, tutti hanno avuto un rapporto speciale con lei, e lei parla di loro con tanta riconoscenza.
Quello che balza agli occhi leggendo il libro è la padronanza della lingua che le consente una sintetica interpretazione di persone e ambienti, se pur mediati dal suo forte sentimento.
Argentina ama leggere, ultimamente studia testi di psicologia, e anche scrivere, e i suoi scritti sin dai tempi della scuola erano messi in rilievo dalla professoressa d’italiano, che li leggeva in classe.
Leggendo questo libro si ha l’opportunità di conoscere una persona interessante, che non solo racconta la sua storia, ma che può dare ad ognuno di noi un momento di riflessione sulla nostra vita.
Ed ora la parola passa ad Argentina a cui abbiamo rivolto alcune domande:
Perché hai deciso di scrivere questo libro?
“Per tanti motivi, volevo fare un regalo a me stessa, perché non mi aspettavo di divenire la persona che sono oggi, perché avevo voglia di rivincita, perché avevo voglia di aiutare le persone che non hanno avuto la mia fortuna di raggiungere grandi sogni ed obiettivi”.
Quali sono state le persone che hai incontrato nel tuo percorso di vita che hanno influito nella formazione del tuo carattere?
“Mia madre che è stata l’unica persona che mi è stata sempre accanto e mi ha sostenuto in ogni mia decisione, lei mi ha fatto il più bel regalo che nessuno mi poteva fare: credere in me. Devo tanto anche a mio fratello Nunzio è anche grazie a lui che sono la persona di oggi. Un’altra persona è stata la mia terapista, non mi ha mai illuso e mi ha sempre spiegato la verità sulla mia condizione, per questo la porterò sempre nel mio cuore”.
Stai pensando di scrivere un nuovo libro o lo hai già iniziato?
“Per ora ho scritto questo libro che sta dando tanta soddisfazione a me che l’ho scritto, ai miei familiari, ai miei amici, poi sto ricevendo tante richieste per questo libro, poi in seguito vediamo, mai dire mai”.