Stadio della Roma a Pietralata. Va prima tutelato l’ambiente

Il vicepresidente in commissione Ambiente – Roma Capitale, Daniele Diaco e la capogruppo M5S in Campidoglio, Linda Meleo, chiedono approfondimenti al Comune.

Una dovuta premessa

In una nota congiunta Daniele Diaco e Linda Meleo chiedono al Comune di Roma approfondimenti in materia di sostenibilità ambientale in merito al progetto “stadio della Roma”. “L’area in oggetto per la costruzione dello stadio, nel quadrante ex Sdo di Tiburtina-Quintiliani-Pietralata – dice la nota – è destinata dal Piano regolatore generale vigente a divenire il parco di Pietralata. E attualmente è ricoperta per la maggior parte da un bosco urbano, con flora e fauna uniche per il contesto cittadino”. Il testo precisa che tale area costituisce: “ambiente, ecologia, aria pulita e lotta all’inquinamento, in un quadrante tra i più sfruttati di tutta Roma”.

L’ipotesi antiecologica

Diaco e Meleo ricordano che il progetto dello stadio prevedeva originariamente la presenza di due parchi e la piantumazione di 3.000 alberi (che poi sono scesi a 1.000). Adesso, stando alla denuncia delle associazioni e dei comitati di quartiere, sembrerebbe invece configurarsi “una colata di cemento, con pochi spazi verdi discontinui”. “Se così fosse – sottolineano – raccogliamo il grido d’allarme dei cittadini e dei comitati e chiediamo approfondimenti al Comune”.

Priorità

Il vicepresidente in commissione Ambiente a la capogruppo pentastellata, precisano nel testo che “le esigenze della sostenibilità ambientale devono avere preminenza su ogni altra logica di sfruttamento intensivo del territorio”. Ponendo così implicitamente in essere una condizione di valutazione e verifica a tutela del territorio stesso. Giacché laddove non fossero rispettate adeguate soluzioni green, si aprirebbe un percorso di contrasto proprio con i cittadini residenti.

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