Confini Nato presidiati da unità dell’esercito, questo lo scenario annunciato in una intervista a The Telegraph dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Si tratterebbe di uno schieramento permanente di forze militari Nato ai confini, la misura è allo studio.
“La Nato è interessata da trasformazioni fondamentali che implicano conseguenze a lungo termine”, afferma Stoltenberg, riferendosi alle azioni di Putin. “Quella che abbiamo di fronte ora è una nuova realtà, una nuova normalità per la sicurezza europea”, ha continuato.
Il segretario generale della Nato spiega quale dovrebbe essere il nuovo asset. Forze sufficienti a respingere eventuali tentativi di invasione di Stati membri, quali Estonia e Lettonia, andranno a sostituire l’attuale contenuta presenza sul fianco orientale dell’Alleanza. Le opzioni di questo ripristino saranno sviluppate dal Comando militare della Nato. In pratica quello dichiarato da Stoltenberg al Telegraph è uno schieramento difensivo più massiccio e strutturato dell’attuale, che va a costituire una cintura intorno ai confini Nato.
Una Europa blindata quindi, quella annunciata, che vedrà evidentemente la partecipazione di tutti i Paesi Nato a presidio dei Confini. Questo vuol dire che ci sarà una mobilitazione militare di ogni Paese del Blocco, compresa l’Italia.
Una sorta di estensione della locuzione latina: “Si vis pacem, para bellum”.
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