L’ex Twitter, ribattezzato semplicemente X da Elon Musk ora evolve (si fa per dire) verso la pubblicazione di contenuti pornografici. Da giugno infatti il social ospita qualsiasi contenuto che gli utenti vorranno pubblicare, nell’ottica della “autonomia degli adulti”.
Porno possibile ma con avviso
Possibilità di pubblicare foto e video a sfondo pornografico ma a condizione di contrassegnare il post da un content warning (avviso di contenuto). Inoltre l’impegno di X, almeno per quanto dichiarato dalla piattaforma, è di impedirne la visione ai minori. Resta da capire quali misure saranno adottate nel dettaglio.
Ad ogni modo, nella nuova policy si legge: “Potete ora condividere materiale prodotto e distribuito consensualmente con nudità di adulti o comportamenti sessuali. A condizione che sia etichettato in modo appropriato e non mostrato in modo prominente”. Anche in questo caso sarà interessante capire quale sarà il grado di prominenza tollerato.
Limiti e libertà
La piattaforma vuole con questo atto proteggere “l’espressone sessuale, scritta o visuale” intesa come “legittima forma di espressione artistica”. Cioè, l’autonomia degli adulti di “creare e condividere contenuti che riflettano le loro convinzioni, desideri, esperienze, comprese quelle legate alla sessualità”.
Al contempo sarà ristretto l’accesso ai contenuti espliciti a minori o agli adulti che non vogliono vederli. Proibito in ogni caso condividere contenuti atti a promuovere “lo sfruttamento, il non-consenso, l’oggettificazione, la sessualizzazione, danni ai minori o comportamenti osceni”. E ci mancherebbe pure.
Ma non ovunque…
X impedirà anche la pubblicazione di contenuti per adulti in “posti ad alta visibilità”, cioè, ad esempio, nelle foto del profilo o nei banner che identificano gli utenti. In ultimo, se chi pubblica non inserisce l’avviso di contenuto, sarà lo stesso X a modificare le impostazioni dell’account una volta che verrà rilevato quanto condiviso. Intanto finché il sistema non interviene, chi lo vede, lo vede! (n.d.r.).
C’è chi osserva che su Twitter la pubblicazione di materiale pornografico c’è sempre stata e il Guardian fa notare che in molti Paesi del mondo questa “libertà” è stata colta da molti adolescenti. Precisa poi facendo l’esempio del Regno Unito, dove il 41% dei giovani tra i 16 e i 18 anni vede contenuti porno su X.
Foto: areajugones.sport.es