Questa mattina il Sindaco f.f. Emanuele Rocchi (nella foto in alto con il Vescovo), insieme al Presidente del Consiglio Comunale Ludovica Foppoli, all’Assessore al Patrimonio Francesco Basso ed all’Assessore alla Cultura Grazia Timperi. ha incontrato S.E. Mons. Mauro Parmeggiani (Vescovo della Diocesi Tivoli-Palestrina), per sottoscrivere il rogito notarile attraverso il quale il Palazzo Braschi viene ufficialmente acquisito al patrimonio immobiliare comunale. Un edificio di pregio, risalente alla metà del ‘700, che è stato la residenza del Papa Pio VI prima dell’elezione al soglio pontificio. “Dopo aver formato intere generazioni quale sede dell’Istituto Magistrale -si legge in una nota- avrà una nuova “missione” ossia quella di diventare la sede del Palazzo Comunale, la casa di tutti i cittadini di Subiaco. La struttura, vista la grandezza, ospiterà al suo interno anche altre attività istituzionali per dare così nuova linfa vitale all’intero quadrate del centro storico. Mons. Parmeggiani, ha espresso soddisfazione poiché tale bene di rilevanza storico-religiosa non verrà sottratto alla cittadinanza che sempre ne ha apprezzato la presenza”. “Con la presenza del notaio Angelo Nigro -commenta Il Sindaco ff Emanuele Rocchi- ho firmato il rogito notarile insieme a S.E. Mons. Mauro Parmeggiani, quale rappresentante della Curia diocesana di Tivoli che, fino ad oggi, ne deteneva la proprietà. Il Palazzo Braschi rappresenta uno dei luoghi identitari della storia della nostra Città per il suo valore storico, culturale, di formazione ma anche di governo, una vocazione che porterà il passato a riallacciarsi al presente: l’immobile infatti diverrà la sede del palazzo comunale, uno dei sogni del nostro Sindaco , Domenico Petrini sogno che oggi compie un altro passo verso la sua realizzazione. L’acquisto, così come anche il recupero ed il restauro di questa dimora storica infatti, saranno resi possibili attraverso le risorse degli investimenti del Giubileo 2025, per una cifra pari a 2.7 milioni di euro. Prende sempre più forma una nuova visione di Città che guarda al centro storico come essenza di un’identità da custodire e tramandare!”