Secondo le indiscrezioni è pronto il decreto interministeriale sul Superbonus lavoro, previsto nella riforma fiscale del governo. Già domani, lunedì 29 aprile, Giorgia Meloni potrebbe discutere con i sindacati della bozza del decreto Economia e Lavoro, che prevedrebbe una quota deducibile del costo del lavoro pari al 120%. La deduzione però, può arrivare fino al 130% per categorie di lavoratori specifiche: giovani, donne e soggetti già beneficiari del Reddito di cittadinanza.
La misura
Il Superbonus è parte del pacchetto di misure che sarà presentato il prossimo martedì 30 aprile al Consiglio dei ministri.
Secondo quanto ha pubblicato il Sole24ore, la deduzione viene riconosciuta ”a condizione che i beneficiari abbiano esercitato effettivamente l’attività nei 365 giorni antecedenti il primo giorno del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023”. L’assunzione dovrà concretamente incrementare il numero di dipendenti a tempo indeterminato in azienda, “al termine del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, risulta superiore al numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupati nel precedente periodo d’imposta”.
Chi non ne farà parte?
Il Sole24ore precisa che la pressione nel Def è che questo incentivo all’assunzione potrà coinvolgere potenzialmente 380mila imprese. Esclusi i titolari di reddito d’impresa come gli imprenditori agricoli, chi ha un’attività commerciale occasionale o quelle realtà in liquidazione ordinaria, sotto liquidazione giudiziale o altri istituti relativi alla crisi d’impresa. Nella bozza che verrà discussa, oltre al Superbonus del lavoro, c’è il ritorno dell’aliquota al 10%, fino ai 3mila euro, sui premi di produttività. E il bonus tredicesima, che nell’ultima bozza veniva definito “un’indennità” fino a 100 euro ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 28 mila euro, con coniuge e almeno un figlio a carico.
La misura non è strutturale, ma per le scarse risorse disponibili è limitata al solo 2024.
Foto: quifinanza.it