E’ tutto pronto per il nuovo tariffario dei taxi nella Capitale, la corsa breve costerà 9 euro e andrà a sostituire la tariffa minima di partenza di 3 euro. Previsto per domani, martedì 9 luglio, l’incontro tra i sindacati dei tassisti e l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè.
Aiuterà a ridurre le attese
L’assessore sostiene che questo dovrebbe contribuire a sfoltire le lunghe attese per un taxi, perché, soprattutto alla stazione Termini, le corse brevi sono spesso ignorate dai tassisti. Inoltre c’è anche il bando per 10 mila nuove licenze.
Aumenti anche alle corse per porto e aeroporti
Le tariffe subiranno rincari anche per i trasferimenti da e per gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino: da 50 ero a 55 per Fiumicino e da 31 euro a 40 per Ciampino. Sale anche la tariffa per la corsa dal centro di Roma al porto di Civitavecchia, passerà a 130 euro rispetto agli attuali 120.
Altri rincari
Per le corse a tassametro ci saranno costi crescenti in base alla lunghezza del tragitto. Aumento anche per le quote fisse nei giorni feriali: dalle ore 6 alle 22, si passa da 3 euro a 3,5 euro per le corse diurne, per quelle notturne invece l’aumento è da 7 a 7,5 euro.
Ratifica delle tariffe
Domani, tavola rotonda (in collegamento Internet) tra l’assessore alla Mobilità, Patanè e i rappresentanti dei sindacati dei tassisti. L’incontro virtuale fa seguito all’ultima commissione consultiva nella quale si è discusso delle nuove tariffe. La maggioranza delle sigle sindacali si è detta favorevole alle modifiche, seppure con qualche riserva. Il nuovo tariffario parrebbe quindi definito e l’incontro di domani servirà a ratificarlo.
Lo “scoglio” è sulle nuove licenze
E’ invece atteso più complesso il percorso per il bando delle licenze, dove ci sarà da mettere in discussione più di qualche punto, dove le distanze sono più marcate. I sindacati si dicono fortemente contrari in particolar modo sulla questione dell’importo delle nuove licenze, fissato a 73 mila euro. Secondo i sindacati è troppo basso rispetto al valore del 2023 che era di 129 mila euro (in media). Le nuove concessioni andrebbero quindi a svalutare quelle esistenti. Inoltre i 5mila euro previsti come compensazione per ogni tassista, non sarebbero sufficienti a controbilanciare l’aumento della concorrenza su piazza.
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