In una nota, i consiglieri regionali del gruppo Azione-Italia Viva Marietta Tidei e Luciano Nobili annunciano:
“Alla luce dei numerosi sbarchi di profughi che si stanno registrando in queste ultime settimane sulle coste italiane, che vedono spesso la presenza di minori non accompagnati, appare opportuno integrare la legge statale 47 del 7 aprile 2017 con specifiche politiche attive regionali dirette a contrastare ogni forma di discriminazione e tese a favorire il rispetto della dignità della persona e, in particolare, a tutelare l’integrità psicofisica dei bambini e degli adolescenti.
In tale ambito, la proposta di legge regionale depositata in questi giorni a nome del gruppo Azione-Italia Viva, propone un fondo di 750mila euro per la realizzazione da parte della Regione Lazio di campagne di sensibilizzazione e di azioni volte all’integrazione dei minori stranieri non accompagnati, in collaborazione con il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che vedranno coinvolti gli enti locali, le scuole, gli enti ecclesiastici, le organizzazioni del Terzo Settore e che hanno come scopo primario la diffusione della conoscenza del tutore volontario, istituito dalla legge statale, alla cui selezione e formazione provvede il Garante regionale.
La proposta di legge presentata prevede inoltre l’avvio di progetti culturali, sociali e sportivi sui temi del rispetto delle diversità delle persone; l’organizzazione di corsi di formazione per il personale scolastico e sportivo per l’acquisizione di idonee tecniche psico-pedagogiche; l’attivazione di progetti di rete che promuovano – previo accordo – forme permanenti di collaborazione con i servizi minorili dell’amministrazione della giustizia, delle prefetture, delle forze dell’ordine, delle Asl e degli enti locali.
Abbiamo infine previsto un rimborso a favore dei tutori volontari per la stipula di specifiche polizze assicurative che coprano gli eventuali danni verificatisi nell’adempimento dei relativi compiti di tutela.
Considerata l’importanza del tutore nell’assistenza del minore straniero non accompagnato che si ritrova a vivere nel nostro Paese, con la nostra proposta intendiamo venire incontro alle delicate esigenze di un bambino o un adolescente straniero non accompagnato per proteggerlo e rafforzarlo nelle decisioni che dovrà assumere nel suo difficile percorso di integrazione in Italia.”