Dopo 18 anni di letargo finalmente il sogno è diventato realtà, non solo per i pendolari della famigerata linea ferroviaria Cassino-Roma, ma anche per un rilancio turistico di tutta la Ciociaria ricca di monumenti e di tradizioni.
Secondo gli ingegneri dell’ITALFERR Marcello Serra e Paola Pascucci, che avevano redatto l’articolo nel mensile d’istruzione professionale edito dal Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani nel n. 3 di Marzo 2002 (pag. 11), erano già chiaramente indicate le interconnessioni con il treno ad alta velocità della costruenda Roma–Napoli ad Anagni, a Morolo e a Cassino e non a Frosinone.
UN PO’ DI STORIA: Maggio 2002
In un articolo riportato dal quotidiano Ciociaria Oggi del 23 Maggio 2002 dal titolo “Alta velocità, Frosinone out” venivano riportate le due interconnessioni con la ferrovia veloce con le due stazioni in provincia di Frosinone: Cassino e Anagni.
Ad illustrare il progetto, presso la Provincia di Roma, durante un riunione della Consulta regionale dei pendolari presieduta da Giorgio Alessandro Pacetti, era stato il portavoce Alberto Barducci a riferire che la nuova linea di treni ad alta velocità sarebbe diventata una “AC” cioè una tratta ad alta capacità di traffico.
La trasformazione -secondo Barducci- era stata decisa per dare alle nuove linee ad alta velocità anche la funzione di integrazione con le tradizionali reti lungo le varie tratte con adeguati collegamenti infrastrutturali allo scopo di favorire un migliore interscambio e una maggiore duttilità e rendere più efficiente il servizio ferroviario.
“Con questa novità –si legge in LazioOggi– il sistema originario di alta velocità sarà più’ strettamente integrato con la rete esistente. Sulla Roma-Napoli si evince dall’articolo, ci saranno alcuni nodi di interscambio per permettere il transito di altri convogli che determineranno la formazione di un bacino di utenza più esteso”.
SCANDALO!
Si gridò subito allo scandalo! Apriti cielo… “Certo non ci sembra logico come proprio il Comune Capoluogo resti ancora escluso dai progetti di ampio respiro. “Vogliamo forse credere veramente che il bacino di utenza si allarga maggiormente con una interconnessione ad Anagni anziché a Frosinone? Ci sono più viaggiatori da Anagni verso la Capitale che da Frosinone e viceversa? Ce ne sono di più da Anagni a Cassino che da Frosinone e viceversa? Non lo crediamo! C’e’ una serie di interrogativi retorici che non possono essere lasciati andare con una scrollata di spalle. Non si può continuare a parlare del recupero del ruolo del capoluogo e permettere simili discriminazioni. Se le notizie di cui sopra corrispondono al vero la classe dirigente frusinate si faccia sentire”.
LE RICHIESTE DEGLI ALBERGATORI – Aprile 2003
Un anno dopo in un articolo del Messaggero di Frosinone del 5 Aprile 2003 dal titolo “Treno alta velocità, gli albergatori: di fermata anche ad Anagni” Antonio Mariozzi aveva scritto: “Il treno alta velocità dovrà osservare una fermata ad Anagni. Lo chiedono gli albergatori di Fiuggi che con il transito dei convogli super-veloci in Ciociaria contano di sviluppare il turismo nella cittadina termale.
La linea ferroviaria TAV Roma-Napoli sarà pronta entro la fine del prossimo anno (2004) e i proprietari delle strutture ricettive lanciano un appello alle Ferrovie per prevedere fermate nello scalo della città dei Papi.
Lungo la tratta FS che attraversa la Ciociaria sono previste tre interconnessioni nei pressi di Sgurgola, Morolo e a San Vittore nel Lazio, ma l’ADAF (l’Associazione che raggruppa i titolari di 140 alberghi di Fiuggi) ora scende in campo e chiede alla TAV di prevedere una fermata ad Anagni a vantaggio dei tanti turisti che scelgono la stazione termale e i monumenti della città dei Papi.
“E’ fondamentale – aveva detto il presidente dell’ADAF Franco Tucciarelli– stabilire una interconnessione ad Anagni perché i treni veloci, possono garantire una spinta decisiva al rilancio del turismo a Fiuggi, e nell’intero comprensorio, con benefici per l’economia e l’occupazione. In questo modo, il territorio si avvicinerebbe al Nord e al Sud della Penisola”.
SONO TUTTI D’ACCORDO
Anche il sindaco di Anagni, Franco Fiorito, si è schierato con gli albergatori di Fiuggi: “la TAV non può non prevedere una fermata ad Anagni-Fiuggi -dichiara Fiorito- e come amministrazione comunale ci batteremo fino in fondo per centrare l’obiettivo. Per numero di utenti, importanza artistica di Anagni e vocazione turistico-ricettiva di Fiuggi sarebbe assurdo non prendere in considerazione il nostro comprensorio”.
“Gli albergatori di Fiuggi, possono stare tranquilli –aveva affermato l’ex presidente della Consulta dei Pendolari del Lazio Giorgio Alessandro Pacetti- perché con l’interconnessione a Sgurgola sarà assicurata la fermata per gli utenti che dovranno raggiungere Anagni e Fiuggi. Ora si tratta solo di mantenere fede a quanto programmato, senza riservare spiacevoli sorprese rispetto alle attuali aspettative. Con i treni veloci si risolveranno tutti i problemi che incontriamo oggi, riducendo di molto le distanze tra il comprensorio e la capitale”
ANNO 2015
Anche il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi nel febbraio 2015 aveva evidenziato come “il territorio si fa tutti insieme e se si chiede l’Alta Velocità nei collegamenti è certamente un fatto positivo, visto che il 99,99 percento degli Italiani la vogliono ed è qui che la Regione deve mettere la priorità ed i fondi, se poi si fa una stazione unica è ancora meglio. Collegare il Territorio con alcune priorità che sono state chieste è ora di passare dalle parole ai fatti”.
Questo quanto aveva detto il Ministro Lupi in conferenza stampa a chiusura dell’interessante giornata, organizzata dalla Federlazio, presso la sala conferenze delle Terme di Pompeo a Ferentino dal titolo “In corsa verso il Futuro” alla presenza del Prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli, del Vescovo Spreafico, del Sindaco di Ferentino, nonché Presidente della Provincia Antonio Pompeo, del Sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani e del presidente della Federlazio Alessandro Casinelli.
IL SOGNO DIVENTA REALTÀ – ANNO 2020
Ora, grazie al dott. Gianfranco Battisti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, il sogno è diventato realtà.
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Infatti, nei giorni scorsi, per l’esattezza il 23 Aprile 2020 alle ore 12,00 in punto è stato siglato il protocollo d’intesa dall’AD delle Ferrovie, Gianfranco Battisti e dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, alla presenza del ministro dei Trasporti Paola De Micheli.
E come nelle favole, “vissero tutti felici e contenti”.
Giorgio Alessandro Pacetti ex Presidente della Consulta dei Comitati Pendolari del Lazio
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