Sovraffollamento nei mezzi di trasporto pubblico, scatta la lettera del CO.PE.FO.
La situazione che continua ad accomunare tutti i mezzi di trasporto nella Capitale e nella Regione Lazio, è il mancato distanziamento sociale. Effettivamente l’ennesimo DPCM e le relative perplessità sui possibili luoghi di contagio come bar, pizzerie, pub, palestre e scuole, ha scatenato delle critiche tra i cittadini, perché la scarsità dei mezzi pubblici, obbliga questi a viaggiare oltre la capienza consentita.
Sul Web, e più precisamente nei gruppi Facebook creati per informare i pendolari sui possibili disagi e informazioni della mobilità e trasporto, sono stati pubblicati dei post con molte foto relative al mancato distanziamento nei mezzi da/per la Capitale.
Quello che lamenta il Comitato è che “in questo momento storico, c’è una situazione di emergenza che è il coronavirus e come viene riportato sui mezzi pubblici, oltre a sanificare le mani e ad indossare la mascherina, bisogna rispettare il distanziamento sociale. Anche il recente DPCM ha per l’ennesima volta dato disposizioni sugli assembramenti”.
Attualmente non è presente nessun controllo per far rispettare le distanze sui mezzi di trasporto, eppure “durante la sperimentazione della fase 2, sia all’interno che all’esterno di alcune fermate delle metro di Roma, c’erano degli addetti che contingentavano l’affluenza dei pendolari”. In questi giorni, l’Amministrazione Capitolina, per soccombere a questo affollamento ha stretto degli accordi con delle società di pullman privati.
Visto l’importanza che assume il trasporto pubblico nella vita di tante persone, particolarmente in questo momento di emergenza, auspichiamo che le autorità addette alla mobilità sia politiche, sia imprenditoriali, raccolgano l’appello di chi sceglie il trasporto pubblico come mezzo alternativo a quello privato e non si sente più sicuro.
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