Venerdì 22 gennaio si terrà presso il Tribunale di Frosinone l’udienza in Camera di Consiglio dinanzi al GIP dott. Antonello Bragaglia Morante, che dovrà decidere in merito all’opposizione presentata dal sindaco di Trevi avv. Silvio Grazioli nei confronti di Francesco Di Giorgio, querelato dallo stesso Grazioli per diffamazione a mezzo stampa, in relazione ad alcune dichiarazioni fatte sui social dallo stesso Francesco di Giorgio, che accusava l’amministrazione di Trevi di prendere circa 30.000 euro l’anno in spese di rappresentanza, quando invece, ha chiarito il sindaco, che le spese di rappresentanza erano soltanto 140,00 euro esattamente per la corona al monumento ai caduti. “Evidentemente -accusa Grazioli-, chi ha fatto quelle dichiarazioni ha voluto gettare discredito nei confronti dell’amministrazione”. Tra l’altro nella stessa udienza il sindaco Grazioli in qualità di persona offesa, chiederà che vengano approfondite le indagini anche nei confronti del profilo fb “Trevi Nel Lazio Agorà”, anch’esso querelato per diffamazione, che ha diffuso tali notizie menzognere, e di coloro che hanno condiviso tali affermazioni diffamatorie, in quanto è bene ricordare che sono corresponsabili in base ad alcune recenti pronunce della Suprema Corte di Cassazione. “E’ intollerabile che si utilizzino i social per diffamare gli avversari politici -chiosa il sindaco Grazioli- e sicuramente la presa di posizione di Facebook e di Twitter in relazione ai fatti degli Stati Uniti, dimostra quanto sia grave l’utilizzo inappropriato e strumentale degli stessi social”.