Non è la prima volta che i consiglieri di minoranza di Unione e Cambiamento, vogliono apparire valenti ed unici detentori della verità, in realtà mostrano l’esatto contrario, come in quest’ultimo caso legato ai rapporti tra Acea e Comune di Trevi Nel Lazio. Ad evidenziarlo in modo cristallino, è il Sindaco Silvio Grazioli, che in una nota, palesa la vera posizione politica del gruppo di opposizione nei confronti di Acea. “Il Sindaco è venuto a conoscenza dai social –si legge nella nota– che il capogruppo di minoranza Dott. Vincenzo Cecconi ha scritto una lettera al Presidente dell’ACEA nella quale fa, non si capisce se una diffida, una richiesta o che cos’altro in relazione al reclutamento del personale. Nella lettera Cecconi prende atto che il Commissario ad acta nominato dal Presidente della Regione Lazio ha attivato le procedure per il trasferimento del servizio idrico, e sottolinea che nell’organico del Comune non c’è nessun dipendente che abbia la qualifica di addetto al servizio idrico. Ciò premesso chiede di sapere se l’azienda procederà ad assunzioni, ed eventualmente i criteri ed i titoli di selezione del personale e le modalità con le quali verrà reso pubblico il relativo avviso. Tale lettera rappresenta in primo luogo uno schiaffo a tutta la comunità, perché da un lato sui social continua a dire peste e corna dell’Amministrazione, dall’altro si affretta a scrivere una lettera al Presidente dell’ACEA mettendo le mani avanti, dando per assodato il passaggio del servizio idrico, ignorando che è in piedi un ricorso con un giudizio che ci sarà il 21 ottobre, ed ignorando l’accordo fatto in un’Assemblea pubblica nel quale si impegnava l’amministrazione a non prendere alcun rapporto con l’ACEA prima del 21 ottobre. L’interrogativo che si pone è quello di capire perché il consigliere di minoranza Cecconi abbia scritto all’ACEA, dicendogli di fatto che se assumeranno dei ragazzi di Trevi potrebbero esserci delle conseguenze. Ora è del tutto evidente che dal punto di vista politico il consigliere Cecconi pensa che l’amministrazione stia facendo una trattativa sottobanco con l’ACEA per far assumere delle persone. Premesso che questo è totalmente privo di fondamento perché l’Amministrazione dal punto di vista politico si è impegnata a non avere alcun rapporto con l’ACEA fino alla causa del 21 ottobre e questo abbiamo fatto e stiamo facendo, a differenza di Cecconi che si è permesso di scrivere all’ACEA, poi il consigliere Cecconi sa che l’ACEA non tratta le assunzioni di personale con nessun Comune, nemmeno con quello di Roma che è proprietario di ACEA stessa, figuriamoci se tratta con il nostro, anche perchè l’assunzione di personale pur essendo una SPA, va comunque concertata con le associazioni sindacali di categoria che hanno il fucile puntato su qualunque assunzione o su qualunque movimento di qualsiasi tipo faccia l’Azienda, magari l’ACEA assumesse personale sarei io il primo a fare qualunque cosa pur di far entrare a lavorare dei ragazzi di Trevi come giustamente hanno detto tante persone a cominciare da qualche altro consigliere di opposizione ma purtroppo questo non può avvenire per le ovvie ragioni che sono state richiamate. Questa situazione dimostra quale sia la volontà politica di Cecconi che di fatto, politicamente, non vorrebbe l’assunzione dei ragazzi di Trevi in quanto vorrebbe che eventuali assunzioni seguissero la regola dell’avviso pubblico per le assunzioni del reclutamento in una P.A. . A questo punto la cosa che mi meraviglia –continua Grazioli- non è più il consigliere Cecconi ma il silenzio di chi gli sta intorno, il silenzio di quelle 15 anime belle che ogni volta che lui scrive una cosa mette “mi piace” e non gli dicono cosa stai facendo e non gli dicono quale posizione stai assumendo dl punto di vista politico rispetto alla questione dell’ACEA. Speriamo che nei prossimi giorni si facciano sentire anche perché questo è il momento dell’unità e non della divisione. Di problemi da discutere con l’ACEA ce ne sono tanti, a cominciare dall’acqua delle fontane pubbliche, del campo sportivo, del cimitero, dello stesso Comune, delle scuole, così come la concessione dei 10 litri che l’ACEA deve al Comune agli Altipiani di Arcinazzo, della sorgente di Capodacqua e di tante altre questioni, del problema degli interventi e soprattutto degli investimenti relativi al rifacimento della rete idrica in alcuni punti e a tanti altri problemi. Tutto questo –conclude il Sindaco- sarà discusso dopo la causa del 21 ottobre e conseguentemente dopo che il Giudice avrà deciso almeno in prima istanza sulle nostre ragioni e sul nostro ricorso, ed il Comune lo dovrà affrontare dal punto di vista politico e giuridico ma lo faremo dopo vedendo quello che l’ACEA ha scritto e il giudice ha deciso in prima istanza, questo l’impegno assunto dinanzi ai cittadini i quali debbono sapere che hanno un’amministrazione che difende gli interessi della comunità giorno per giorno in modo serio e responsabile percorrendo ogni strada che consenta la tutela dei cittadini di Trevi sempre ed in ogni circostanza”.