Trevi nel Lazio, zona “Orsani”, un puledro è stato trovato sbranato con molta probabilità dai lupi.
Ennesimo episodio che vede gli allevatori sul piede di guerra contro i lupi e il Parco dei Monti Simbruini.
La diatriba nasce dal fatto che il risarcimento regionale che viene erogato non sarebbe congruo al valore degli animali.
Se una volta infatti i danni da fauna venivano pagati con celerità e pienamente, oggi vengono erogati fondi in base al bilancio annuale del Parco, che a volte tardano ad arrivare e che non sarebbero sufficienti a risarcire gli allevatori.
In tal proposito il consigliere di minoranza Pietro Bianchini, aveva inserito nel programma di campagna elettorale alla scorsa tornata, la proposta di istituire un capitolo di bilancio comunale a sostegno degli allevatori, coprendo interamente il danno subito.
Da precisare che ovviamente i lupi non hanno colpe, essi predano per istinto di sopravvivenza e necessità dovuta alla carenza di selvaggina, a causa della caccia eccessiva e dell’antropizzazione dei loro territori.
Spesso ci si mette anche l’imprudenza degli allevatori, che non controllano e non proteggono a sufficienza il bestiame, avendo la pretesa che il “pascolo allo stato brado” sia esente da aggressioni da parte dei predatori.
La problematica verrebbe comunque risolta se venisse istituito il fondo proposto da Bianchini, oppure se la regione tornasse a risarcire gli allevatori così come era una volta, se non altro per ammorbidire tutto questo astio verso il lupo.