In una nota dell’Amministrazione Comunale di Trevi Nel Lazio si fa presente che il Difensore Civico Dott. Alessandro Licheri di supporto presso la struttura amministrativa del Consiglio Regionale del Lazio, ha respinto la richiesta avanzata dal consigliere di minoranza Vincenzo Cecconi in merito all’elenco dei soggetti che hanno usufruito di contributi assegnati dal Comune e provenienti da fondi statali o regionali alle famiglie in stato di necessità in occasione della prima emergenza Coronavirus, corredati dai rispettivi importi complessivi suddivisi per singolo o nucleo familiare. “Il Difensore civico –si legge– non ha accolto la richiesta del consigliere Cecconi in quanto il Regolamento UE 2016/679 relativo alla protezione dei dati personali oltrechè il D.lgs. 196/2003 codice in materia di dati personali così come modificato dal D.lgs 101/2018 che ha adeguato tale legislazione alla normativa europea intendendo per dato personale come qualunque informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile e considerato che la documentazione contenente dati personali deve essere effettuata nei principi previsti Regolamento UE 2016/67 tra i quali quelli di minimizzazione dei dati secondo i quali i dati personali devono essere adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per le quali sono stati trattati in modo che non si realizzi un’interferenza ingiustificata e sproporzionata nei diritti e libertà delle persone cui si riferiscono tali dati come dispone l’art. 8 della Convenzione europea della Salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e l’art. 8 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Pertanto sulla base di queste valutazioni, il Difensore civico non ha accolto la richiesta del Consigliere”. Notizia per nulla gradita dal gruppo di minoranza Unione e Cambiamento e dallo stesso consigliere Cecconi, che hanno cercato di minimizzare la questione , mettendo in cattiva luce l’Amministrazione Grazioli, sottolineando che essa: “non concede ai consiglieri di minoranza gli stessi diritti e prerogative di quelli di maggioranza”. “Imbarazzante sono le considerazioni esternate dal consigliere Cecconi – commenta il Sindaco Silvio Grazioli- perché come lui ben sa la documentazione richiesta è stata fornita, tutelando la privacy dei cittadini, queste sue esternazioni non hanno alcun fondamento, e le bugie hanno le gambe corte. tutto ciò dimostra la faziosità del consigliere Cecconi e la correttezza dell’Amministrazione che ha consegnato quanto richiesto già precedentemente”. Sembra che a Trevi la minoranza continui a non digerire la sconfitta elettorale, incappando in situazioni imbarazzanti come quest’ultima, quando invece dovrebbe produrre un’opposizione costruttiva nell’interessa della cittadinanza.