Il Festival dell’Ambiente, ha fatto tappa ieri nella splendida cornice nell’ostello dei Colli Mordani a Trevi Nel Lazio nel cuore del Parco Naturale dei Monti Simbruini, tema dell’incontro: “Equilibrio della specie e tutela della biodiversità”.
Oltre al consigliere regionale Mauro Buschini ideatore di questa manifestazione itinerante partita ad agosto che si sviluppa in 10 tappe, sono intervenuti nei vari interventi moderati dal giornalista Laura Collinoli, il Sindaco di Trevi Nel Lazio Silvio Grazioli, il Presidente del Parco dei Monti Simbruini Domenico Moselli, la Resp. Ufficio di Scopo per i Piccoli Comuni e Contratti di Fiume Cristiana Avenali, il coordinatore nazionale Europa Verde Filiberto Zaratti, Vito Consoli funzionario regionale per i Parchi ed Aree protette ed il Presidente Regionale dei Monti Ausoni Bruno Marucci. “E’ importante e significativo – ha sottolineato il Sindaco Grazioli nel suo intervento di apertura- che questo incontro avvenga proprio qui in questa struttura, recentemente inaugurata, immersa nel verde, originariamente pensata come laboratorio di ricerca ambientale ed oggi ricettiva. Il tema che si sta affrontando è di grande attualità, ormai non più rinviabile ma da affrontare concretamente, c’è attenzione su questa tematica e solo negli ultimi anni si è passati da un’estetica ad un’etica dell’ambiente, concretizzando questo pensiero strutturale concreto. Il primo passo è il rispetto dell’ambiente in cui si vive, e noi nel nostro piccolo, in questo Parco stiamo seguendo con riguardo questa strada, che è una strada giusta che si svilupperà”. In questa tematica, Parchi nazionali, regionali e le Aree protette sono in prima linea per la difesa della biodiversità.
Ogni anno al loro interno si svolgono attività di censimento e monitoraggi su habitat e specie “I Parchi e le Aree protette italiane sono un patrimonio naturale collettivo, la loro funzione prioritaria è quella della conservazione della biodiversità – ha evidenziato il Presidente del Parco Naturale dei Monti Simbruini Domenico Moselli– Essi costituiscono il punto avanzato di tutela dell’ambiente e un eccellenza del nostro paese, inoltre rappresentano anche un modello di sviluppo sostenibile, un punto di incontro fra l’uomo e la natura. Infatti nel titolo di quest’incontro c’è un parola che stimola molto “equilibrio”. Infatti non può esserci vita se non c’è equilibrio fra le specie, non c’è sviluppo se non c’è equilibrio e non possiamo pensare di dare ai nostri figli un futuro degno se non siamo in grado di mettere sulla bilancia lo sviluppo e la tutela ambientale. Un tema difficile ma anche stimolante per chi è chiamato a gestire le aree protette e deve saper coniugare conservazione e sviluppo, tutela e valorizzazione. Il Parco non rappresenta un ostacolo per la crescita del territorio e dei piccoli Comuni in esso, anzi è esattamente l’opposto, e vuole contribuire allo sviluppo sostenibile dei territori di riferimento, attraverso la conservazione della natura e la fornitura di una pluralità di benefici ecologici, socioeconomici e culturali.
Le iniziative messe in campo sono molteplici, importante essere presenti nelle scuole, per far conoscere alle nuove generazioni la bellezza e ricchezza inestimabile di cui loro dovranno farsi custodi proteggendola.”
Nel suo intervento il dott. Consoli, ha chiarito il concetto di biodiversità, ed il perché sia importante proteggerla: “La biodiversità è importante per sé, è una moltitudine di generi specie habitat giunti fino a noi per processi di selezione e adattamento. La biodiversità è fonte per l’uomo di beni, risorse e servizi, detti “servizi ecosistemici.”
Salvaguardando la biodiversità si aiuta proteggere gli ecosistemi dal rischio di fragilità”. Un incontro molto costruttivo, con interventi molto chiari ed incisivi come quello del Presidente Moselli. “Per una corsa contro il tempo” questo è il sottotitolo che ho scelto per il Festival dell’Ambiente –ha concluso il consigliere Buschini- per discutere i temi principali della transizione ecologica, cercando di individuare quali cambiamenti strutturali è necessario imprimere all’economia, ai sistemi produttivi, alle politiche pubbliche e ai comportamenti di tutti noi per fermare una deriva pericolosissima per il nostro pianeta”. Prossimo appuntamento giovedì 4 novembre a Ceccano.