Trevi Nel Lazio, La minoranza si altera ed abbandona la seduta

  Un atteggiamento pretestuoso ed altezzoso , quello che stamani durante il Consiglio Comunale straordinario,  hanno messo in scena i consiglieri di minoranza del gruppo “Unione e Cambiamento”. Prima di avviare la discussione dell’odg, il capogruppo di minoranza il consigliere Vincenzo Cecconi ha espresso la volontà di depositare una dichiarazione  pregiudiziale, che rappresenta una  proposta per escludere la discussione del punto all’ordine del giorno legato al PRG (Piano Regolatore Generale). “Questo Consiglio si svolge irregolarmente perché non abbiamo ricevuto gli atti -ha commentato Cecconi presentando la pregiudiziale”. “Affermazione del tutto falsa -ha replicato il Sindaco Grazioli-, gli atti erano a disposizione ed è stata inoltra anche una PEC”.  Da qui la loro volontà pur abbandonando ila seduta consiliare,di argomentare la pregiudiziale, cosa non prevista nello statuto, vedendosi negare questa loro volontà I due consiglieri di minoranza Cecconi e Bianchini, hanno dato il via ad un trambusto  ostacolando lo svolgimento dei lavori , proprio contro quei principi di democrazia, a cui più volte loro stessi fanno riferimento, che tutelano la sacralità di una seduta consiliare. Hanno continuato ad alzare i toni contro il Sindaco, chiamando più volte in causa anche il segretario comunale, che in modo cristallino, faceva loro presente che una volta abbandonato il Consiglio non avevano più diritto di intervenire e che comunque le loro dichiarazioni preliminari sarebbero state pubblicate negli atti. Ma nulla i due consiglieri di opposizione inneggiando alla versione più distorta della democrazia, dove le regole devono essere esclusivamente quelle a loro vantaggio, non andavano via. Solo dopo   estenuanti richiami hanno abbandonato la seduta. Quindi si è proseguito con l’analisi del punto all’odg, legato al PRG, in relazione al quesito posto dalla Regione Lazio, che chiede al Comune di Trevi Nel Lazio se seguire l’iter burocratico legato all’art 63 (in questo caso la relazione paesaggistica da la totale competenza alla Regione) oppure quello all’art.65 (nella relazione paesaggistica vi è una competenza mista tra Regione e Sovrintendenza, è questo rappresenterebbe un ulteriore lungaggine dei tempi). Il consiglio ha approvato l’art 63, che consentirà alla Regione un’analisi complessiva di tutto ciò che è stato presentato. “L’aspetto centrale e fondamentale che va sottolineato -afferma il Sindaco l’avv. Silvio Grazioli- è che  non rappresenta questo un cambio rispetto a ciò che è stato nel passato, rappresenta solo un   iter burocratico definito, prima non l’avevamo definito e poteva esserci incertezza tra l’applicazione dei due articoli, questa volta viene definito, è sempre il nostro Piano approvato precedente al 2021 scegliamo comunque la strada dell’applicazione dell’art. 63 con la la possibilità della Regione di fare tutti gli interventi istruttori di preparazione di preparazione al comitato da parte del nostro Piano. Poi sarà oggetto di pubblicazione, e torneremo in Consiglio Comunale e che quindi ha una procedura da questo punto di vista garantita”.