Nell’ultima seduta consiliare a Trevi Nel Lazio, lo scorso 6 agosto, dopo la discussione del primo punto all’ordine del giorno legato all’approvazione dei verbali della seduta precedente, il Sindaco Silvio Grazioli ha proceduto al rinvio della seduta in quanto c’è stata la mancata notifica della notizia del deposito degli atti al consigliere Pietro Bianchini (nella foto). Un episodio che può accadere in ogni assise comunale, ritardi tecnici, errori del messo comunale, ma nulla di irreparabile o catastrofico. Cosa che puntualmente non lo è per la minoranza consiliare di Trevi Nel Lazio che per l’ennesima volta, se ancora ve ne fosse il bisogno, ha dimostrato che la politica di “Unione e Cambiamento”, ha segnato il passo per cedere terreno al furore distruttivo. Non c’è parola o aggettivo adeguato per definire la pochezza e la miseria di questo modus operandi che tutto sa, tranne che di politica. “…….Oggi il previsto Consiglio Comunale dedicato all’approvazione del Conto Economico – Esercizio 2020 è saltato! Una grave mancanza della forma, che in democrazia , come noto, è anche sostanza –tuona dall’alto del suo pulpito puntando il dito accusatore qualche consigliere di minoranza- così, lo stesso Consigliere (si fa riferimento a Bianchini), dopo essersi rigorosamente documentato, ha elencato leggi, regolamenti e giurisprudenza, chiedendo il ritiro del punto all’Ordine del Giorno. Che, in realtà è suonata più come una sentenza che con e una semplice richiesta. La competenza non è acqua! Il sindaco Grazioli, in veste di presidente del Consiglio, non ha potuto fare altro che annullare la seduta, riprendersi le cartucce e rientrare al Comune con le pive nel sacco. Si rammenta che si trattava di un passaggio delicatissimo, visto che doveva essere approvato un rendiconto relativo sia al 2020 che alle gravissime sottostime del disavanzo (debiti) accumulato nel 2018 e 2019. Questo è il risultato di amministratori che, evidentemente, non sanno quello che fanno, che ignorano regole e rispetto delle minoranza e che, attraverso atti di approssimazione e pericolosa arroganza, stanno trascinando questo paese in un impoverimento economico, culturale e civile senza fine……”. Un passaggio che sottolinea la tragedia dei fatti, e che come in uno scenario “dantesco”, alimenta il declino, la distruzione, l’Apocalisse che si sta abbattendo su Trevi Nel Lazio. Non è mancato un comunicato di replica dalla Casa Comunale, con il quale per l’ennesima volta si riporta alla realtà dei fatti, sgonfiando il desiderio di distruzione che questa minoranza “sogna ardentemente” per questo paese guidato dall’avv. Silvio Grazioli. “In relazione alle considerazioni che qualche consigliere di minoranza sta esternando in merito al Consiglio Comunale del 06/08/2021, -si legge nella nota del Comune- dando “illuminazioni” di conoscenza di leggi e regolamenti, il Sindaco precisa che tale consigliere dovrebbe leggere il Testo Unico ed i Regolamenti Comunali; in primo luogo è destituita di fondamento l’affermazione che il Consiglio non sarebbe stato valido, al contrario il Consiglio, regolarmente convocato si è tenuto, ed è stato approvato il primo punto all’ordine del giorno, relativo all’approvazione dei verbali della seduta precedente, mentre per gli altri due punti vi è stato un doveroso rinvio, in quanto non era stata notificata la notizia del deposito degli atti al consigliere Bianchini che da poco aveva surrogato le dimissioni di Franco Cerri e di Lidano Cera e la rinuncia di Marco Cosmi, ed è stata proprio questa serie di dimissioni, di nomine e di rinunce che ha ingenerato l’incertezza al messo comunale nella notificazione degli atti. Lo stesso giorno è stata effettuata la notifica degli atti al consigliere Bianchini e successivamente è stato convocato il Consiglio Comunale per il 27/08/2021. Nel frattempo il Prefetto, come prevede la legge, ha diffidato il Consiglio Comunale ad approvare il Rendiconto e la permanenza degli Equilibri di Bilancio entro e non oltre il 31/08/2021. Pertanto il 27/08/2021, il Consiglio provvederà agli adempimenti di legge”.