“I test sul personale stanno proseguendo con intensità. In Veneto la scuola riapre il 14 settembre come annunciato. Non abbiamo mai pensato a uno slittamento perché le famiglie hanno diritto di programmare la loro vita e quella dei figli”.
Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto, inaugurando oggi il nuovo Ospedale di Comunità realizzato nell’ambito del complesso ospedaliero del Cà Foncello.
“Il dato – ha precisato – è in continuo aggiornamento man mano che ci arrivano gli esiti dei controlli che continuano senza sosta”.
Alla mezzanotte del 9 settembre, il personale scolastico veneto esaminato con il test rapido tramite pungidito ammontava a 58.558 persone con 1.120 positività, che si sono ridotte a sole 3 dopo l’esecuzione del tampone molecolare. L’auspicio, espresso anche oggi dal Governatore e dai sanitari presenti, è che gli insegnanti che ancora non l’hanno fatto, si sottopongano al test per arrivare alla riapertura nella massima sicurezza possibile.
Nel corso della mattinata il Governatore ha anche fatto visita al “drive in”, in funzione per sottoporre ai test con tampone le persone che volontariamente si presentano, ringraziando tutto il personale per l’opera prestata.
Quanto all’Ospedale di Comunità inaugurato oggi (28 posti letto con la capacità di accogliere almeno 300 pazienti l’anno), il Governatore l’ha definito “l’anello mancante di un’organizzazione ospedaliera che, per avere la massima efficienza, deve strutturarsi per assistere appropriatamente le diverse intensità di cura richieste”.
L’Ospedale di Comunità è infatti l’anello di congiunzione tra il ricovero in reparti per acuti e il ritorno a casa. Vi verranno ricoverati infatti pazienti che non ha più bisogno di assistenza intensiva, ma che non sono ancora nelle condizioni di tornare a casa in autonomia.
“E’ anche un segnale di civiltà – ha detto il Presidente Zaia– perché così rispondiamo alle necessità delle famiglie e delle persone sole che dovrebbero affrontare grossi problemi nel tornare a casa”.
Nell’Ospedale di Comunità, le cure sono fornite in modo continuativo H24 per 365 giorni all’anno da un’equipe multiprofessionale, coordinata da un medico, che garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni terapeutiche e la risposta ai bisogni assistenziali. Dell’equipe fa parte un infermiere care manager che coordina il percorso di ogni singolo paziente. I ricoveri possono avvenire sia dall’interno dell’ospedale per acuti, sia dall’esterno in caso di necessità. I primi pazienti varcheranno la soglia a giorni.