Già dalla fine del 2022, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano aveva anticipato la volontà di istituire un ingresso a pagamento al monumento più visitato d’Italia, il Pantheon appunto. L’indicazione era per la fine del 2022. A marzo corso poi, è arrivato l’annuncio dal governo, si pagherà l’ingresso. I romani però non dovranno preoccuparsi…
La data è fissata
Dal 1° luglio, ha detto il ministro, ospite di Bruno Vespa al Forum in Masseria, si pagherà per visitare il sito museale più visitato. La decisione del governo Meloni ha previsto un accordo tra il ministero della Cultura e il Capitolo della Basilica di Santa Maria ad Martyres-Pantheon e il ricavato sarà diviso tra la Diocesi romana e il ministero, al quale toccherà il 70%. Una parte dell’incasso dei biglietti dovrebbe poi essere destinata al Comune di Roma, ma ancora non è stato ufficializzato in quale misura.
A cosa è destinato il ricavato e chi pagherà
Il biglietto costerà 5 euro e il denaro incassato, spiega Sangiuliano, sarà destinato ai lavori di ristrutturazione e rigenerazione del Monumento, oltre ad “alimentare qualche mensa per i poveri”.
I residenti nella Capitale non saranno obbligati a pagare il biglietto. Gli altri pagheranno proprio come già accade per altri musei e siti archeologici nazionali.
Ci sono poi alcune categorie che saranno esentate dal pagamento del ticket. Nessun ingresso con biglietto per chi non ha compiuto i 18 anni, invece per i giovani dai 18 ai 25, il costo del ticket d’ingresso sarà di 2 euro anziché 5. Esenti scolaresche e docenti accompagnatori, le categorie protette, i canonici del Capitolo della Basilica, nonché tutto il personale (religioso e laico). Esentati dal pagamento anche i chierici e le guardie d’onore alle Reali Tombe del Pantheon.
Foto: cultura.gov.it