Tutto è possibile, la prevenzione è l’arma più potente

Come ogni settimana, il venerdì è appuntamento fisso. Infatti lo scorso venerdì, 3 giugno, è andata in onda la decima puntata di “Tutto è possibile”. Si tratta della trasmissione televisiva a cura di Francesco Figliomeni (avvocato e presidente dell’associazione di volontariato Planet Solidarietà) e Manuela Biancospino, Consigliere dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio. Questo programma si può seguire sull’emittente LaVoce Tv (canale 298 digitale terrestre) e anche sui canali social, Facebook e Youtube. Tutto è possibile è una trasmissione che fa luce su persone e associazioni che raggiungono degli obiettivi importanti per se stessi e per la società. La scorsa puntata, intitolata “Donne operate al seno, che fare?” si è parlato di una patologia che incide molto sulle donne, più o meno giovani; circa 2 milioni di casi nel mondo, con una percentuale in crescita: il tumore al seno.

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Ospiti di questa puntata l’avvocato Monica Cupani, presidente di A.N.D.O.S. Roma (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) e Arianna Plos, paziente e associata A.N.D.O.S., che ha vissuto questa malattia. “L’associazione A.N.D.O.S. nazionale nasce a Trieste nel 1976, poi si diffonde in tutto il territorio nazionale. oggi siamo 54 comitati locali, io sono la presidente del comitato di roma. L’associazione oggi conta circa 15mila iscritte. Il comitato di Roma nasce nel 1983. Una grande storia che ci consente di fornire i servizi nel miglior modo possibile. l’obiettivo è la riabilitazione della donna operata al seno dal punto di vista fisico, psicologico, sociale, lavorativo tutti aspetti colpiti dalla malattia. Facciamo corsi di yoga, piscina, nordic walking. Inoltre supportiamo anche incontri psicologici individuali e di gruppo, per permettere alle donne di condividere e di confrontarsi. Dalla condivisione si trova la forza per andare avanti”, ha dichiarato Monica Cupani.

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“Io non avevo nessun dolore. ho scoperto di avere un tumore tramite l’autopalpazione. Nel mio caso ha funzionato, me ne sono accorta in quanto era abbastanza esterno. Ho fatto subito una mammografia e nel giro di qualche giorno mi è cambiata la vita. Per fortuna è stato preso abbastanza in tempo. Ho subito un intervento di quadrantectomia, in cui è stato rimosso il quadrante del tumore e poi ho fatto un ciclo di radioterapia. La radioterapia è meno invasiva, lascia conseguenze a livello cutaneo, quasi come fosse una bruciatura (infatti bisogna trattare la pelle a posteriori con delle creme specifiche) e una sensazione di spossatezza. Alle volte può agire sul cuoio capelluto come la chemioterapia, facendo cadere i capelli, ma a me non è accaduto”. Queste le parole di Arianna Plos. A proposito di capelli, l’associazione ha la banca della parrucca. Fornisce parrucche alle donne che hanno effettuato la chemioterapia e che hanno perso i capelli.

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Lo screening di prevenzione si offre nella Regione Lazio a tutte le donne dai 50 ai 69 anni che ricevono una lettera di convocazione per una mammografia gratuita ogni due anni. Nella fascia di età 70-74 anni è sempre possibile lo screening e le donne di quest’età devono fare la convocazione tramite il medico di base. La fascia 45-49 anni è quella più importante perchè abbiamo visto che purtroppo l’età si abbassa costantemente, e viene coperta sia dal medico di base, poi c’è l’ottobre rosa, il mese della prevenzione, si possono fare mammografie gratuite. L’associazione A.N.D.O.S. supporta anche la Asl in occasione dell’ottobre rosa cercando di essere presenti aiutando e facendo accoglienza. E’ più che mai importante che venga sensibilizzata l’importanza della prevenzione, che è l’arma più potente contro la malattia.

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