E’ faticoso riportare un fatto di cronaca rimanendo distaccati dal contesto e non sentirsi indignati per l’ennesima uccisione di un animale. Un orso che ha avuto la sventura di nascere vicino ad un centro abitato e che per questo è stato giustiziato.
Ucciso
Nella notte scorsa è stato abbattuto l’orso bruno identificato con il codice “M91”. L’intervento, effettuato dagli agenti del Corpo forestale, è avvenuto su disposizione del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti (Lega). Il buon Fugatti pare proprio essere deciso a passare alla storia come l’uomo che faceva ammazzare gli orsi. Il presidente aveva firmato l’ordine di abbattimento venerdì scorso. L’operazione si è svolta nel comune di Sporminore, in conformità con la legge provinciale 9/2018, che consente azioni volte a garantire la sicurezza pubblica. Già proprio così!
La “gestione” dell’orso bruno
Secondo la Provincia di Trento, l’abbattimento è stato effettuato in base alle direttive del Pacobace, il piano interregionale per la gestione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali. M91 era stato giudicato pericoloso per via del suo comportamento: in primavera aveva seguito a lungo un turista nella Valle delle Seghe, vicino a Molveno. (E cosa ci facesse quel turista in un territorio dove sono presenti gli orsi è tutto da valutare).
Nei mesi estivi e autunnali poi, si era avvicinato ripetutamente a centri abitati e abitazioni e fonti di cibo. Beh insomma, questa è la spiegazione che stabilisce che l’orso fosse pericoloso, eppure c’è chi giura che teme più il leghista Fugatti piuttosto che l’orso… Anche in questa descrizione della pericolosità, in effetti c’è qualcosa che dà la sensazione di una forzatura. L’orso che si avvicina alle abitazioni in cerca di cibo non sembra infatti una cosa poi così strana, a Roma lo fanno i cinghiali e i cani randagi…
La sentenza: è pericoloso
L’animale era stato classificato come “pericoloso” secondo i criteri del piano, raggiungendo un livello di rischio pari a 16 su 18. La Provincia autonoma di Trento ha dichiarato che la decisione è stata presa per evitare potenziali episodi ancora più gravi rispetto a quelli già registrati. Anche l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) aveva espresso parere favorevole all’abbattimento. Anche in questo caso insomma, pare fossero tutti smaniosi di ucciderlo.
Un decisione preconcetta
L’orso M91, nato nel 2022, dallo scorso ottobre portava un radiocollare, installato dal servizio faunistico provinciale per monitorarne i movimenti e valutarne la pericolosità. Alla fine è arrivata la decisione di procedere con la sua eliminazione. L’orso non ha mai causato danni a cose o persone e la sua “pericolosità” è di fatto una deduzione sulla base di comportamenti che in fin dei conti sono piuttosto normali per un animale libero.
Foto: Virgilio Notizie