Ucraina, la percezione di una guerra, lontana o vicina?

Da Monterotondo (RM) …

Già da più di un anno la parola ‘guerra’ è cominciata ad essere presente in tutti i nostri discorsi, se ne parla come causa di molti nostri problemi, a torto o a ragione, per l’aumento dell’inflazione, per il levitare dei prezzi dei prodotti di maggior consumo, per l’aumento soprattutto dei carburanti e per il costo dell’energia che ha raggiunto delle vette mai raggiunte prima.

La guerra in Ucraina è balzata come un fulmine a ciel sereno nelle nostre vite, non solo turbando equilibri geopolitici che per quanto incerti sembravano consolidati in scenari di relativa certezza, ma entrando anche nella nostra vita quotidiana a tal punto da creare una percezione di essa che oscilla tra l’essere lontana o vicina a seconda dei momenti e gli umori con cui ci relazioniamo con essa.

Ogni giorno i notiziari della radio e della televisione riportano tra le prime notizie, quelle più in rilievo per importanza, notizie di questa guerra, che è allo stesso tempo lontana, perché anche se ci turba il pensiero che in un ‘altrove’ esseri umani muoiono per causa di essa e affrontino disagi ineguagliabili, ciò viene mitigato dal fatto che siamo spettatori di scenari che sono lontani dalla nostra vita quotidiana, che a volte vogliamo ‘rimuovere’ temendo un’influenza nel nostro mondo e le rivestiamo con i connotati di una ‘fiction’, confinandole in una dimensione nella quale non possono arrecarci un danno.

A parte queste considerazioni che rispecchiano effetti reali che questa guerra ha prodotto nella nostra ‘società occidentale’ e la percezione piscologica che ognuno di noi vive in relazione ad essa che non è scevra dagli orientamenti politici di ognuno di noi, c’è un aspetto che bisogna considerare che ci fa sentire questa guerra in relazione alla vita di tutti i giorni e nel luogo nel quale viviamo: questo è la vicinanza con i profughi e i rapporti di solidarietà che di conseguenza si sono sviluppati.

Rimanendo nel territorio di Monterotondo consideriamo l’insieme di tante iniziative a favore dei profughi e degli abitanti dell’Ucraina, questa terra che la guerra ha contribuito a fare conoscere, le iniziative sono state tante, sia a carattere istituzionale, sia portate avanti da associazioni culturali e di volontariato, dalle Parrocchie, e non meno importanti quelle anche di singole persone, come ad esempio quella della signora Laura che si è dedicata a confezionare dei berrettini di lana per i bambini dell’Ucraina.

Il Sindaco di Monterotondo Riccardo Varone

A più di un anno le parole del Sindaco di Monterotondo Riccardo Varone su un post del 22 febbraio del 2022 su facebook appaiono profetiche:

Un risveglio che nessuno di noi avrebbe voluto avere…È guerra tra Russia e Ucraina: nella notte il presidente Putin ha ordinato l’attacco. Truppe russe stanno entrando anche dalla Bielorussia e dalla Crimea; esplosioni a Kiev e in altre città anche nell’Ovest del Paese. Ci saranno molti morti, non solo militari, ma tanti civili innocenti. Monterotondo da sempre legata ai valori della Pace, Democrazia, Libertà dei popoli, saprà manifestare tutto il proprio dissenso a questa assurda guerra “.

I colori della bandiera dell’Ucraina, giallo e blu, sono stati proiettati in segno di solidarietà sulla torre del Castello degli Orsini, sede del Comune di Monterotondo; il giallo e il blu sono altresì gli stessi colori del gonfalone di Monterotondo, una singolare coincidenza che dice tanto.

In prima linea nella solidarietà nei confronti dell’Ucraina sin dal primo momento del conflitto è stata la Protezione Civile, che ha attivato la sua sezione comunale di Monterotondo e che si è adoperata nella coordinazione della raccolta di vestiario, generi di prima necessità, alimentari, medicine, che tramite il Coordinamento Nazionale di Protezione Civile sono state consegnate all’Ambasciata dell’Ucraina a Roma.

La Protezione Civile di Monterotondo si è altresì attivata per l’espletamento delle pratiche burocratiche necessarie all’assistenza dei profughi, alla loro ospedalizzazione quando si è presentata questa evenienza, all’integrazione scolastica dei bambini e al reperimento di situazioni abitative, le quale sono state attuate prevalentemente da privati.

Non è mancato un momento di simpatica cordialità, ‘una festa di benvenuto’, organizzata presso la Parrocchia di Gesù Operaio, evento organizzato dal Comune dalla Protezione Civile e dalla Caritas.

La solidarietà di Monterotondo nei confronti dell’Ucraina ha radici antiche si ricorda ancora l’ospitalità effettuata dalle famiglie a favore dei bambini dopo la tragica esplosione del 1986 nella centrale nucleare di Cernobyl e la creazione di successivi rapporti di familiarità. Monterotondo, ‘la Città della Pace’, che sente la vocazione del dialogo tra i popoli e del rispetto del diritto internazionale, anche in questa occasione ha dato il suo contributo di solidarietà, memore degli ideali tramandati dall’eroico sacrificio di Angelo Frammartino, la cui Fondazione ha sede nel Comune di Monterotondo.

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