Dopo le tante proteste emerse negli ultimi giorni, l’Unione Europea ha deciso finalmente di far sentire la propria vicinanza all’Italia. Le dure parole rivolte alle istituzioni europee sembrerebbero aver ottenuto il risultato sperato, con la presidente della Commissione Europea Ursula von Der Leyen che ha scritto una lettera di scuse a Repubblica, spiegando quali saranno i prossimi passi che saranno compiuti per sostenere il nostro Paese.
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“Oggi l’Europa si mobilita al fianco dell’Italia, ma va riconosciuto che nei primi giorni della crisi, di fronte al bisogno di una risposta comune, in troppi hanno pensato solo ai problemi di casa propria”. Di fatto è una lettera di scuse quella inviata dalla Von der Leyen, spiegando che da oggi “l’Europa ha cambiato passo”, dimostrandosi solidale e rivendicando gli aiuti messi in campo da Bruxelles.
“Possiamo sconfiggere questa pandemia solo insieme, come Unione”, ha continuato la Von der Leyen. “Andare ognuno per la propria strada è stato un comportamento dannoso e che poteva essere evitato. In questi giorni la distanza tra individui è fondamentale per la nostra sicurezza: la distanza tra nazioni europee, al contrario, mette tutti in pericolo”.
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Quali sono dunque gli strumenti messi a disposizione dell’Unione Europea? Secondo l’ex ministra tedesca, la Commissione ha predisposto una serie di iniziative per sostenere l’Italia colpita dalla crisi. Tra questi, la Von der Leyen ha ricordato nella lettera il neonato strumento Sure, una sorta di cassa integrazione europea diretta a salvaguardare l’occupazione nei Paesi più colpiti, oltre all’invio di mascherine in Italia e Spagna e l’aver garantito la libera circolazione delle merci nell’Unione.
“L’Unione stanzierà fino a cento miliardi di euro in favore dei Paesi colpiti più duramente, a partire dall’Italia, per compensare la riduzione degli stipendi di chi lavora con un orario ridotto. Questo sarà possibile grazie a prestiti garantiti da tutti gli Stati membri – dimostrando così vera solidarietà europea. Ad oggi l’Ue, e cioè le istituzioni europee e gli Stati membri, hanno mobilitato 2.770 miliardi di euro. È la più ampia risposta finanziaria ad una crisi europea mai data nella storia”.