Il presidente Conte ha parlato indicando le nuove misure del decreto.
“Ho appena informato anche i presidenti dei due rami del Parlamento e i leader dell’opposizione” delle nuove misure, concordate con gli enti locali e il Cts, per “affrontare la nuova ondata di contagi”, ha esordito Conte. Il premier ha spiegato che, in base al nuovo Dpcm, i sindaci possono disporre “la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, di vie o piazze nei centri urbani dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”.
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Le disposizioni per bar e ristoranti
Conte ha spiegato che bar, ristoranti, pub e altre attività dei servizi di ristorazione sono consentite dalle 5 alle 24 con consumo al tavolo e fino alle 18 in assenza di consumo al tavolo. Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e, fino alle 24, la ristorazione con asporto (con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze).
Sui ristoranti, Conte ha aggiunto che “si potrà stare per un massimo di sei persone per singolo tavolo” e che tutti i ristoratori dovranno esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti. Nessuna limitazione di orari negli ospedali, negli aeroporti e lungo le autostrade.
“Le scuole avranno una apertura flessibile in particolare nelle superiori con possibilità di aperture il pomeriggio, le palestre avranno una settimana di tempo per adeguarsi in caso contrario verranno chiuse come altre cose”.
“Le attività dilettantistiche si devono fermare restano quelle professionistiche”.