Un 2024 disastroso per i trasporti romani

Per la Capitale si è avviato un periodo difficile per il trasporto pubblico, se finora la mobilità è stata un problema, adesso le cose si complicano ulteriormente, vediamo perché.

Primavera-estate

Il concetto potrebbe evocare una collezione di moda. Purtroppo però si tratta di altro, è il periodo nel quale Roma sarà disagiata a causa di interventi migliorativi al trasporto pubblico urbano. La Metro torna agli orari ridotti, come era accaduto prima delle festività natalizie. Le stazioni di Spagna e Ottaviano, chiuse per due o tre mesi. Le altre stazioni seguiranno a ruota lo stesso destino e saranno chiuse per lavori.

Per la metro B la promessa è di aumentare i treni entro la fine del 2024, con l’obiettivo di passare da 16 a 20, risolvendo così le attese.

La metro C invece dovrebbe aumentare le stazioni entro la fine dell’anno con due nuove fermate: Metronia e Fori Imperiali.

Anche per i tram non ci sarà calma, si mettano pure il cuore in pace i pendolari, perché da maggio a ottobre avremo 5 mesi di circolazione interrotta.

Atac Adeguamento depositi e 121 nuovi tram elettrici

Una bella notizia, è istintivo pensare, però va subito detto che ad Atac occorreranno 150 giorni per l’adeguamento dei depositi affinché possano accogliere i 121 nuovi tram elettrici. Gli utenti del tram numero 8 avranno già preso coscienza che i rallentamenti sono incominciati. Il tram infatti circola a velocità ridotta per tutto il tratto di Ponte Garibaldi.

Metromare

Non sia mai che siano discriminati gli utenti di Ostia e a loro non sia concesso un po’ di disagio, al pari dei cittadini della Capitale. Per la linea ferroviaria Metromare (ex Roma Lido), ora in gestione a Cotral, era previsto dai primi giorni di marzo un periodo di chiusura alle 21. L’inizio dei lavori è però stato posticipato e in tale data il servizio è proseguito anche nelle ore serale. Questo non vuol dire che i lavori sono slittati, e la previsione della durata dell’intervento è di due anni. Un periodo lunghissimo durante il quale i passeggeri dovranno, alla chiusura del servizio, affidarsi a vettori alternativi. I lavori servono per rinnovare l’intera linea aerea per il passaggio della corrente e sarà necessario fermare i treni nelle ore notturne. Gli interventi sono necessari per evitare la cancellazione delle corse e i ritardi dovuti spesso ai continui cali di tensione.

La Cesano-Viterbo

I pendolari del treno regionale FL3 Cesano Viterbo, gestita da Rfi, dall’11 giugno al 10 settembre resteranno senza treno a causa dei lavori per interventi di potenziamento tecnologico del tratto. Un disagio che si aggiungerà a quello degli utenti della Roma Nord, gestita da Astral e Cotral. La Roma Nord (in coppia con la Metromare) sono state giudicate da Legambiente: le peggiori ferrovie d’Italia.

I cittadini romani e quelli laziali in genere, sono ormai abituati (o rassegnati) ad avere un sistema di mobilità pubblica indegno di una Capitale. L’auspicio è che questa serie di lavori riesca a risollevare la condizione attuale e consegni a Roma, e alla Regione, un trasporto pubblico adeguato al nome del servizio che rappresenta.

Foto: Stazione Barberini della Metro A