Vandali in azione al Gianicolo contro i mezzi Ama nel deposito

Vandali in azione al Gianicolo contro i mezzi Ama nel deposito

Oggi, lunedì 10 febbraio, Roma ha iniziato male la sua giornata. Uno spettacolo desolante si è presentato agli occhi degli operatori Ama nel deposito del Gianicolo: spazzatrici e camion destinati alla raccolta dei rifiuti vandalizzati, imbrattati da scritte e segni di effrazione. Porte spalancate, finestrini rotti o sfregiati da disegni, carrozzerie deturpate da graffiti, un assalto che non è solo un oltraggio estetico, ma un duro colpo alla funzionalità del servizio. Molti mezzi danneggiati non sono potuti tornare in strada, aggravando ulteriormente il già fragile equilibrio della gestione rifiuti nella Capitale.

Le conseguenze inevitabili

La raccolta rallentata e i rifiuti rimasti accumulati, alimentano il senso di degrado e abbandono che da troppo tempo attanaglia la città. Roma, già in affanno nel mantenere un minimo di decoro urbano, si è trovata di fronte a un nuovo, devastante ostacolo.

Un attacco che ferisce una città che già fatica

Non è la prima volta. Già in passato, altri depositi Ama sono stati presi di mira, tra furti, atti vandalici e insicurezza dilagante. Questa nuova incursione solleva interrogativi inquietanti: perché i mezzi destinati alla pulizia della città restano così esposti? Perché non si riesce a garantire loro una protezione adeguata?

Intanto, la rabbia dei cittadini monta. Molti si chiedono come sia possibile che un deposito così strategico si trovi in una zona tanto centrale e vulnerabile. Altri denunciano il totale abbandono di una città che sembra impotente davanti all’avanzata del degrado.

Il Campidoglio chiamato a una risposta immediata

Ora la palla passa all’amministrazione capitolina. Servono misure urgenti per ripristinare i mezzi danneggiati, rafforzare la sicurezza e impedire che simili episodi si ripetano. Ma basterà? O ci troviamo di fronte all’ennesimo tassello di una crisi che sembra non avere fine? Roma attende risposte. I cittadini esigono soluzioni. Perché la Capitale d’Italia non può continuare a sprofondare nell’incuria e nell’inciviltà.

Foto generica di un mezzo Ama al lavoro, tratta da: diarioromano.it

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