Roberto Vannacci, il generale al centro delle polemiche per la pubblicazione del suo libro (autoprodotto) “il mondo al contrario”, in cui rivendica il diritto all’odio, sarà a Scandicci. Il motivo della sua presenza, il prossimo lunedì alle 18 nel fiorentino è, manco a dirlo, la presentazione del suo volume. Anpi e altre sigle di associazioni politiche contestano.
Invito al boicottaggio
Lo scrive chiaramente l’Anpi sulla propria pagina Facebook: “Boicottiamo l’iniziativa” e annuncia che a breve specificherà i dettagli per la manifestazione di protesta.
Nel post è scritto: “Il libro omofobo, razzista e contro i valori della Costituzione di Roberto Vannacci verrà presentato dall’associazione ‘La Martinella’. Che dire, la Scandicci democratica, antifascista e antirazzista si indigna e farà sentire la sua voce di protesta”.
Il pericoloso odio che aumenta in città
L’Anpi precisa il suo pensiero nel post e ammonisce sulla “pericolosa deriva culturale” che starebbe crescendo nella città. “Ci sono estimatori di idee opposte alla Costituzione. Odio espresso sui social da gruppi neofascisti, dalle forze i governo contro il diverso/a, sia omosessuale, sia che abbia la pelle di diverso colore. Il classico bagaglio culturale della destra che cerca consensi, additando il capro espiatorio su cui scagliare il malcontento della gente”. Quanto scritto da Vannacci, secondo l’Anpi andrebbe contro i valori della Costituzione e “macchierebbe” le istituzioni che lui stesso rappresenta.
L’Amministrazione di Scandicci è anche bersaglio di critiche che provengono dalla Pagina social “Verso Scandicci 2024”. L’accusa è proprio perché non c’è stata nessuna presa di distanza del Comune dall’iniziativa del generale.
Vannacci candidato
Secondo le ultime indiscrezioni ci sarebbero offerte di candidatura politica rivolte al militare. La Lega gli avrebbe proposto di candidarsi alla prossime elezioni europee previste per giugno. Dalla Lega comunque smentiscono, sebbene nei mesi scorsi abbiano espresso espliciti apprezzamenti verso il generale.
Foto tratta dal profilo Facebook di Lorenzo Tosa