Strada riaperta al transito dei bus via Po, nel II Municipio della Capitale, a partire da venerdì 4 aprile. Questo tratto di strada venne interdetta al trasporto pubblico locale nel 2013, perché furono rilevati problemi relativi alla capacità portante, che determinavano potenziale pericolo. Nel 2015 si era proceduto agli interventi finalizzati ad eliminare Io stato di pericolo, ma non era stata redatta la relazione finale.
Tutto sembrava essere ormai dimenticato
Il Dipartimento Infrastrutture e Lavori pubblici, nel corso del 2024, ha finalmente condotto una campagna di indagini per la verifica delle condizioni strutturali della pavimentazione stradale. Queste verifiche hanno tenuto conto dei flussi di traffico stimati da Roma Servizi per la Mobilità, incaricata di redigere lo studio. Così, una volta superate le verifiche effettuate, si è potuto determinare che la capacità portante della strada in oggetto , è risultata adeguata.
Il commento dell’assessora ai Lavori pubblici
Ornella Segnalini, assessora ai Lavori pubblici del Comune di Roma, ha voluto spendere qualche parola per la riapertura della via al passaggio dei bus. “La strada dal 4 aprile sarà nuovamente percorsa dai bus. Il Dipartimento Infrastrutture e Lavori pubblici ha effettuato le verifiche necessarie in accordo con il Dipartimento Mobilità. La percorribilità e la sicurezza della strada sono fondamentali per questo effettuiamo costanti monitoraggi”. “Dalla prossima settimana – ha precisato Segnalini – un importante collegamento viario rimasto parzialmente inutilizzato tornerà nuovamente fruibile”.
Tutto è bene quel che finisce bene ma…
Certamente ora, si può essere contenti per aver raggiunto il risultato, è però impossibile non riflettere su quanto tempo sia stato necessario per scrivere la parola fine. Non è obiettivamente accettabile un’attesa di oltre 10 anni per la risoluzione di un problema tutto sommato gestibile normalmente. Ma in fondo, Roma non è forse la Città eterna? E allora probabilmente, anche gli interventi assumono la connotazione di “eterno”.
Foto: comune.roma.it