Un successo per Luca Zaia, quasi scontato da tempo, il Governatore del Veneto è stato un vero tornado spazzando via ogni avversario per le regionale, ed ottenendo più dell’aspettato con il 76% di voti e quasi 60 punti di distacco dal suo avversario del Pd, Arturo Lorenzoni, al 16%. Nel 2015 Zaia aveva vinto con il 50,09% nel 2010 con il 60,16%, un vero e proprio plebiscito per il governatore Veneto che si avvia al suo terzo mandato.
La popolarità del ‘doge’ sta crescendo a dismisura dopo la gestione dell’emergenza Covid nei mesi più difficili della pandemia, sottolineando la grande capacità amministrativa dimostrando passione e costante legame per tutto il territorio regionale. Una vittoria questa che lo porta con più slancio ad affrontare quella che lo stesso Zaia chia “la battaglia delle battaglie”: l’autonomia, e conoscendone la concretezza affronterà quest’obiettivo con grande determinazione.
L’esito delle regionali, conseguenzialmente non fa che aumentare il suo peso politico nel partito guidato da Matteo Salvini, che smorza: “Per me che Zaia sia uno dei governatori più amati non d’Italia ma d’Europa è solo un motivo di vanto e di soddisfazione. Non temo e non soffro nessuna competizione interna”, dice il segretario da via Bellerio. Sia Salvini che Zaia hanno sempre spiegato di avere ruoli e obiettivi diversi: il governatore vuole restare e ‘contare’ nel suo Veneto.
Ecco le percentuali delle liste dei due schieramenti:
LUCA ZAIA 76,84%, ZAIA PRESIDENTE 45,32%, LEGA SALVINI 16,67%, FRATELLI D’ITALIA 9,11% FORZA ITALIA 3,40%, LISTA VENETA AUTONOMIA 2,33%.
ARTURO LORENZONI 15,83%, PD 12,01%, VENETO EUROPA 0,69%, EUROPA VERDE 1,67%% IL VENETO CHE VOGLIAMO 2,03%, SANCA AUTONOMIA 0,11%.