“Ancora una volta il Governo vara un decreto dal sapore centralista e contrario all’Autonomia invocata dal Veneto”. Così l’assessore allo sviluppo economico della Regione del Veneto Roberto Marcato, che ha competenza anche per la Legge Speciale per Venezia, commenta il decreto di ferragosto nel quale il Governo sottopone l’Autorità per la laguna di Venezia ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“L’Autonomia non è solo l’obiettivo di una parte politica, ma un diritto sancito dall’esito di un referendum che ha visto esprimersi oltre il 90 per cento dei Veneto – continua l’assessore regionale – e non possiamo accettare che la visione centralista e di stato padrone della sinistra e del Movimento Cinquestelle passi senza colpo ferire. Con il pretesto della razionalizzazione delle risorse il Governo espropria la Regione delle competenze che le erano state attribuite dalla normativa speciale per Venezia e, di fatto, disattende completamente le richieste formulate nel negoziato per l’Autonomia. Con la scusa dello stato di emergenza in questi mesi abbiamo visto un ritorno alla vecchia concezione della politica neostatalista – sottolinea ancora – dall’operazione Autostrade, i cui effetti nefasti emergeranno nei prossimi anni, allo scandalo di Alitalia fino all’Ilva. Per non parlare della dispersione di contributi elargiti a pioggia che, come era prevedibile, sembrano più un’operazione elettorale che una visione strategica per il rilancio industriale ed economico di regioni come Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna che stanno soffrendo più di tutti l’emergenza post-Covid. Questo decreto che riguarda direttamente Venezia e il Veneto vuol far passare, in sordina come ormai ci ha abituati il Governo, il chiaro disegno neo-centralista di uno ‘Stato padrone’, di fatto incapace di pensare riforme strutturali per il bene dei territori e del loro rilancio.
Dove sono, mi chiedo, i parlamentari veneti del Pd e del M5S? – si chiede l’assessore regionale allo sviluppo economico del Veneto – dove stanno i sottosegretari e il Ministro, che, mentre da una parte si confrontano da mesi sull’Autonomia, dall’altra consentono un vero e proprio esproprio amministrativo di questa portata? Le competenze della nostra Regione non si toccano. Sarà necessario lavorare per ottenere una sostanziale revisione del provvedimento d’intesa con la Città Metropolitana e il Comune per evitare che il testo venga convertito in Legge. Così com’è, il decreto è un chiaro attacco all’Autonomia invocata dal Veneto”.