Una giornata storica oggi per lo stabilimento di Mel di Acc-Wanbao in amministrazione straordinaria: nel municipio di Borgo Valbelluna, dove era convocata la prima seduta del Consiglio di sorveglianza socio-istituzionale con il nuovo commissario della procedura di amministrazione straordinaria Maurizio Castro, è stato sottoscritto un innovativo accordo sindacale con cui si dà vita ad un Comitato industriale di Consultazione permanente, composto da tre rappresentanti aziendali (compreso il commissario) e tre sindacali.
Il Comitato industriale di consultazione permanente si riunirà ogni 15 giorni per esaminare tutti gli aspetti della gestione industriale della fabbrica di compressori di Mel, con particolare riferimento “ai fattori chiave del posizionamento competitivo, al processo di cessione dei suoi asset, all’eventuale contenzioso con fornitori, clienti e concorrenti, all’approvvigionamento di risorse finanziarie e ad ogni altra questione significativa per l’andamento della procedura di amministrazione straordinaria”. Alla riunione del Consiglio di sorveglianza e alla costituzione dell’organismo di cogestione hanno partecipato l’assessore al Lavoro del Veneto Elena Donazzan, il coordinatore dell’Unità regionale di crisi aziendale Mattia Losego, il sindaco di Borgo Valbelluna e coordinatore del Consigli di sorveglianza socio-istituzionale Stefano Cesa, il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, il consigliere regionale Franco Gidoni, le rappresentanze dei comuni di Feltre e Lamon, le segreterie territoriali dei sindacati di categoria Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, la rappresentanza dei lavoratori interni (Rsu) e quella di Confindustria Belluno Dolomiti. In videocollegamento il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico d’Incà. “Oggi abbiamo scritto una pagina della storia delle politiche industriali per l’Italia, dando forse per la prima volta attuazione all’articolo 46 della Costituzione che sancisce la partecipazione dei lavoratori alle aziende e alal legge regionale 5 del 2010 sulla partecipazione dei lavoratori – dichiara l’assessore Donazzan – Abbiamo riportato a casa un importante stabilimento produttivo, venduto ai cinesi nel 2014 ed ora rientrato nel perimetro dello strumento dell’Amministrazione straordinaria, vigilato dal Ministero dello sviluppo Economico. Un’operazione resa possibile grazie alla coesione territoriale, dispiegata nell’innovativo strumento del Consiglio di sorveglianza socio-istituzionale, istituito primo in Italia proprio in occasione della prima amministrazione vigilata di Acc. Lavoratori, sindacati, istituzioni del territorio e la Regione del Veneto, sempre presente e partecipe di questo percorso, hanno convinto il Ministero a riprendere le fila dell’amministrazione straordinaria, preferendo la figura di un commissario voluto dal territorio”.
“Maurizio Castro è la giusta figura professionale –ha sottolineato l’assessore al lavoro- che serve ad Acc perché commissario industrialista dalle forti competenze nel settore e dalle altrettanto robuste relazioni con clienti e fornitori, anche internazionali. Troppe volte assistiamo a commissari liquidatori, il cui obiettivo è non avere conflitti legali, perdere il meno possibile (e non sempre)e vendere alla prima occasione In questo caso, e già da oggi ne abbiamo avuto prova, siamo in presenza invece di un commissario che ha un piano di rilancio industriale, un forte presidio della clientela internazionale e investe nel capitale umano, come dimostra l’immediata riassunzione di 18 ex lavoratori Acc, necessari per l’aumento dei volumi già in atto”. “E’ un gioco di squadra –evidenzia Donazzan- che ha visto giungere messaggi unitari e organici dal territorio, e nel quale anche il ministro D’Incà ha esercitato il delicato compito di prevenire possibili errori, che avrebbero determinato esiti diversi da quelli odierni”. “Ora il futuro è fatto di ricerca di finanza – prospetta la titolare delle politiche regionali per il Lavoro – per la quale la Regione si spenderà anche con il coinvolgimento e la regia della finanziaria Veneto Sviluppo. Il mio auspicio è che questo storico accordo di cogestione trovi la finanza territoriale al proprio fianco”. “Coinvolgerò da subito il sistema universitario – assicura Donazzan – I cinesi avevano preferito portare tutta la ricerca e sviluppo degli ultimi cinque anni in Cina, ma nei cassetti italiani sono rimasti progetti immaginati prima della gestione cinese che meritano una industrializzazione veloce, perché rivestono un potenziale straordinario sul mercato”. “Per noi da oggi la fabbrica di Mel torna a chiamarsi Acc –conclude l’assessore– Per la nuova stagione dell’economia che abbiano di fronte, abbiamo bisogno di nuovi strumenti. E quello della partecipazione dei lavoratori è tra i più formidabili e coraggiosi”.