Il Rinnovamento continua
Ultimati i lavori dei percorsi inclusivi che dallo scorso anno hanno interessato il tratto piazza Roma-via Madonna di Loreto e successivamente piazza Indipendenza-via XX Settembre, prende il via l’intervento di riqualificazione stradale e realizzazione di marciapiedi nel tratto che delimita il centro storico, dalla scalinata di via Dante Alighieri in prossimità di piazza Martiri della Libertà fino all’incrocio con piazza Mentana.
Un itinerario per conoscere la zona della Circonvallazione
Questa è stata una zona d’espansione della città fuori delle sue mura che è datata dai primi anni del Novecento, infatti si possono ammirare diverse palazzine e villini che portano nella loro architettura i segni di quel tempo. Questo asse stradale alla periferia del Centro denominato semplicemente dagli Eretino ‘La Circonvallazione’ conserva nel tratto di via Serrecchia le vestigia delle antiche mura della città sulla cui sommità fanno bella mostra le case costruite sulle sue sommità che possono essere raggiunte dai loro abitanti anche attraverso gradini appena accennati. Inoltre nella parte iniziale di via Serrecchia è ancora notevole nel ricordo dei cittadini una costruzione che un giorno fu la Chiesa di ‘ San Nicola’, che conserva ancora il suo campanile. Nel passato la chiesa divenne un ospedale dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, la funzione ospedaliera fu mantenuta sino a giorni non lontani dai nostri, molte persone anziane a Monterotondo infatti ricordano di essere nate li. Oggi questa costruzione ospita la Biblioteca Comunale e il Museo Archeologico Multimediale. La zona della Circonvallazione non è una ‘periferia’, ma un luogo legato alla memoria storica e poi non per ultimo bisogna citare che nascosto dalle costruzioni novecentesche sul suo ciglio vi è quella ripida scarpata quasi una valle che la percorre in tutta la sua lunghezza ‘ il Carrapone’, luogo di ‘esplorazione’ dei ragazzi delle generazioni passate.
Il Progetto e la tempistica
marciapiedi in porfido, raccordati ai percorsi pedonali già esistenti nel tratto precedente di via Federici e quello seguente di via Serrecchia prospiciente il palazzo comunale, la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione pubblica con pali di tipo “artistico” e predisposizione per corpo illuminante a led, l’adeguamento del sistema di raccolta di acque piovane, la realizzazione di aiuole e panchine, la delimitazione di posti auto per la sosta generica e di quelli riservati ai disabili, il rifacimento del manto stradale e la sostituzione di parte degli alberi, quelli malati e pericolosi, con altri di dimensioni e fogge maggiormente coerenti e armonizzate con la larghezza della strada.
Proprio le alberature hanno costituito un tema fondamentale della progettazione, supportata da indagini fitosanitarie e dendrostatiche che hanno intanto consentito di mappare gli alberi esistenti e classificarli in esemplari in buone condizioni dal punto di vista vegetativo, statico e fitosanitario, esemplari in condizioni precarie e quindi necessitanti di monitoraggi molto ravvicinati e quelli per i quali si è reso necessario l’abbattimento, perché lesionati, degradati e pericolosi per l’incolumità pubblica. In totale è stato possibile individuare 10 alberi che saranno mantenuti e 16 che saranno invece sostituiti.
Le voci dell’Amministrazione Comunale
“Con questo intervento – afferma l’assessora ai Lavori pubblici e vicesindaca Isabella Bronzino , riqualificheremo uno dei principali assi viari e pedonali della città, intervenendo su problemi che, negli anni, hanno contributo a degradarlo. Il progetto analizza e mette infatti a sistema diversi elementi: la realizzazione dei marciapiedi, oggi completamente assenti, in modo da realizzare percorsi pedonali protetti; la disciplina della segnaletica orizzontale, tesa alla razionalizzazione e all’organizzazione della sosta veicolare, che avrà un impatto positivo sulla fluidità di circolazione; l’illuminazione pubblica, aumentata ed efficentata, che inciderà positivamente sulla scarsa visibilità notturna che oggi limita la sicurezza pedonale e veicolare, infine la regimentazione delle acque meteoriche.
Una menzione particolare voglio riservarla al tema delle alberature, che abbiamo analizzato a fondo, col supporto di indagini specifiche e confrontandoci puntualmente con l’associazione dei residenti del centro storico. L’obiettivo è stato quello di integrare, nel piano di eliminazione delle barriere architettoniche, quello della tutela del patrimonio arboreo esistente. Per questo abbiamo chiesto agli Uffici, che ringrazio, di eliminare solo le alberature in pessime condizioni di salute e pericolose e di sostituirle secondo i principi della compensazione ambientale e del reintegro arboreo razionale, in modo da non innescare, in futuro, le medesime problematiche che hanno causato la situazione attuale”. “L’intervento, dichiara l’assessore al Centro storico e alla Sicurezza urbana Claudio Felici , consentirà di riqualificare una porzione importante dell’anello viario che delimita il centro storico, completando la ristrutturazione totale dell’asse che da via Gramsci arriva al palazzo comunale e alla Passeggiata. Una ristrutturazione che renderà più sicura, gradevole e razionale la circolazione sia veicolare e sia pedonale e che costituisce un ulteriore tassello del complessivo piano di rilancio funzionale ed estetico del Centro storico”.
“Nonostante le difficoltà operative e gestionali causate dalla pandemia – conclude il sindaco Riccardo Varone , in questi primi tre anni di mandato l’Amministrazione comunale è riuscita a cantierare e a portare a termine interventi importantissimi, che hanno migliorato l’estetica, la funzionalità e gli standard di sicurezza pedonale e veicolare di assi viari fondamentali della città. Con l’intervento sulle vie Federici e Serrecchia raccorderemo finalmente la prima parte della Circonvallazione all’area del giardino del Cigno e di piazza Roma, migliorandola esteticamente e rendendola più sicura. Sottolineo, e ringrazio gli uffici comunali anche per questo, che sono state apportate tutte le modifiche progettuali necessarie ad evitare il taglio di alberi in buone condizioni, senza pregiudicare la validità dell’intervento e, anzi, raggiungendo un perfetto equilibrio tra le esigenze tecniche e quelle ambientali”.