Presentata la richiesta del Municipio di cancellare la grande croce celtica disegnata nel piazzale dove avviene la commemorazione in via Acca Larentia a Roma. Venne disegnata nel piazzale di fronte alla vecchia sede dell’allora Movimento sociale italiano.
I simboli
Il provvedimento, firmato dai gruppi della maggioranza municipale, spiega che si tratta di “un simbolo distintivo per i movimenti neofascisti e suprematisti bianchi”. Il simbolo occupa tutto il piazzale, fu disegnato nel 2017 e non fu mai rimosso. Oltre alla “croce”. la richiesta di rimozione interessa anche il murale che reca la scritta: “Acca Larentia”. La rimozione poi, sempre secondo la richiesta municipale, deve anche comprendere i manifesti affissi abusivamente che annunciano l’iniziativa.
Per soddisfare queste richieste, Francesco Laddaga, presidente del VII Municipio dovrà concordare l’azione con l’Inail che è proprietario del piazzale e della ex sede del MSI.
Una ricorrenza fissa
I consiglieri Dem Rosa Ferraro e Fabrizio Grant, tra i firmatari del provvedimento, ricordano che ogni anno si ripete la solita cosa. “Il 7 gennaio in quell’area confluiscono attivisti e nostalgici del ventennio, che arrivano anche da tutta Europa per commemorare i caduti negli scontri del ’78. Quest’anno la Procura ha avviato un’inchiesta per ameno 10 indagati per apologia di fascismo”, hanno ricordato i consiglieri.
Chi sono i protagonisti del raduno
I consiglieri del VII Municipio dicono che “Quelli che oggi alzano il braccio ad Acca Larentia, sono gli stessi dei pellegrinaggi a Predappio. Delle ronde punitive contro gli immigrati. E spesso e volentieri, anche dei rapporti con la criminalità organizzata. Sono quelli che umiliano la nostra Costituzione”.
Un raduno che va vietato
Il presidente del Municipio, Laddaga, su richiesta della maggioranza sotto la sua guida, avrà anche l’onere di interloquire col Campidoglio. Dovrà richiedere che venga negata dalla prefettura l’autorizzazione alla manifestazione. Unica eccezione: la commemorazione istituzionale dei giovani che hanno perso la vita.
Immagine tratta dal web e da Google maps