Vincenzo Zingaro: musica e parole le protagoniste del suo Orlando Furioso

Vincenzo Zingaro porta in scena musica e parole sul palco del teatro Arcobaleno: sono loro le vere protagoniste del suo Orlando Furioso. Niente orpelli o distrazioni: solo una grande luna tridimensionale che sovrasta, quasi a proteggere, tutti. L’attenzione è catalizzata sui versi di Ludovico Ariosto, resi vivi dall’esperta potenza della voce di Zingaro e dalla bravura di Sina Sebastiani e Piero Sarpa, al suo fianco in uno spettacolo essenziale e dirompente. Alle loro spalle, sempre presenti, i quattro interpreti delle musiche, brani originali del Maestro Giovanni Zappalorto: Eleonora Yung al violoncello, Stefano Marrone al sassofono, Francesca Salandri al flauto e lo stesso compositore al pianoforte.

Non serve altro per lasciare il pubblico senza fiato, subito incantato dalla scena di Cristiano Paliotto e dalle luci di Giovanna Venzi, già dalla prima apertura del sipario.

Amore, morte, follia e magia: Zingaro sceglie con cura e sensibilità i canti da far vibrare a tempo con le musiche, mentre gli occhi degli spettatori non possono staccarsi dall’alternanza dei colori della luna, unica vera primadonna. Angelica, Orlando e Rinaldo; Cloridano e Medoro; Astolfo. I personaggi del poema cavalleresco sembrano materializzarsi tra palco e platea, resi vivi da uno spettacolo che non ha paura di correre il rischio di essere per pochi ma che rende onore al pathos e alla ecletticità dell’anima di Vincenzo Zingaro.

Le audaci imprese di donne, cavalieri, armi, amori e cortesie cantava Ariosto; il direttore artistico del teatro Arcobaleno ha fatto loro prendere corpo.

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