E’ stata definita la visita del Presidente della Repubblica Popolare Cinese in Russia. Si recherà da Putin e la visita è prevista per un soggiorno di 48 ore. Un vertice tra i due capi di Stato sulla guerra in Ucraina.
Un vertice non gradito
Una visita giudicata negativamente che avviene nel momento in cui il leader russo sta avendo difficoltà sul campo. L’offensiva militare russa parrebbe infatti molto rallentata. Inoltre le vittime civili in Ucraina aumentano a causa della scelta di una sorta di rappresaglia della Russia per contrastare la resistenza nel Paese.
Le Nazioni Unite emettono un documento di condanna esplicita nei confronti della Russia per crimini di guerra ripetuti. Eppure Xi Jinping parrebbe far cadere il paravento di mediatore vestendo i panni dell’amico di Putin. La Cina oltretutto starebbe già fornendo componenti per droni, giubbotti antiproiettile e fucili d’assalto alla Russia.
Mediatore chi?
Sono sempre meno coloro che credono (o sperano) che il Presidente cinese svolga un ruolo di mediatore, anzi la scelta di non belligeranza nei confronti della Russia, apre sempre più la prospettiva di un sostegno a Putin.
Questi elementi dovranno rafforzare la saldezza della coalizione di tutti i Paesi che sostengono l’Ucraina. Fino a che permarrà l’invasione russa, continuerà ad esserci la guerra, e questo sembra proprio essere noto a tutti. Il sostegno di Xi Jinping allontana anche emotivamente qualsiasi sentimento di raggiungere un accordo tra i due Paesi che dal 24 febbraio 2022 continuano a contare reciprocamente vittime.
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